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Le ricostruzioni dopo un terremoto

31 Mag 2013
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eguidoboni
edilizia, ricostruzione, terremoto

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  • 1 Un nodo storico quasi sconosciuto della storia d’Italia
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Un nodo storico quasi sconosciuto della storia d’Italia

Forti terremoti e ricostruzioni: la “catena” dei  disastri sismici

Nelle ricostruzioni si è sempre giocato il progetto di futuro che le società colpite sono state in grado di esprimere. In Italia le ricostruzioni totali di interi abitati (paesi e città) sono state negli ultimi cinque secoli molte centinaia. La ricostruzione è una fase delicata e poco nota della storia dei siti e degli assetti sociali ed economici delle aree colpite. La ricostruzione, anche oggi come in passato, non è solo la riparazione materiale o la ricostruzione ex novo di edifici: implica scelte, progetti, risposte.
Conservare o abbandonare sono stati nel lungo periodo i due poli entro cui si sono susseguite le ricostruzioni nella storia del nostro paese. Mai si è ricostruito tutto, mai si è abbandonato tutto. I segni di tali “scelte” sono rimasti nel paesaggio, nel patrimonio edilizio storico, nelle forme urbanistiche e persino nella forma delle reti abitative.  “Scelte” è tuttavia un termine che non esprime la realtà degli avvenimenti. Le ricostruzioni non sono infatti il risultato di atti dirigistici di volontà, ma di orientamenti politici e di contingenze culturali ed economiche, di opportunità, interessi, aspettative, ma anche di disponibilità tecnologiche e di conoscenze scientifiche e pratiche. Conoscere la storia delle ricostruzioni significa conoscere meglio la storia dei luoghi e dell’Italia.
Questa sorta di selezione, fra ciò che si è conservato e ciò che si è perso, ha dipeso in passato  dalle scelte amministrative e di governo, dai mezzi economici messi a disposizione, ma anche dalle prassi amministrative del tempo (che possono aver facilitato o ostacolato una ripresa): solo in tempi molto recenti, e non sempre, ha contato anche la volontà delle popolazioni colpite di scegliere “come” ricostruire. Nelle ricostruzioni si è comunque giocato il progetto di futuro, che una società è stata in grado di esprimere. Nel tempo breve (alcuni anni) e medio (diversi decenni) si possono storicamente rilevare anche altri fattori di grande importanza, quali la capacità o meno di una società di razionalizzare il terremoto e di sviluppare forme di adattamento, ossia di prevenzione. Le risposte al disastro sismico possono delinearsi come forme di adattamento se tendono a mitigare gli effetti di altri terremoti futuri.
Su questo aspetto ogni epoca ha elaborato un suo pensiero. I terremoti che negli anni sono accaduti nelle stesse aree hanno in un certo senso “collaudato” il patrimonio edilizio e la qualità di una ricostruzione precedente.

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